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lunedì 21 gennaio 2013

Salve a tutti, nell'altro post abbiamo parlato di stimolazione, per quanto riguarla l'alimentazione. Adesso cambiamo settore ma restiamo nella stimolazione. In certe situazioni può essere che la persona affetta da demenza sia come in gergo si usa dire, Affacendata e cioè che esprima la necessità di fare qualcosa anche se apparentemente, sembra per chi la guarda al di fuori, senza senso. Probabilmente sta solo esternando un bisogno che ha dentro ma a cui non riesce a dare un nome oppure è semplicemente stata una persona che per tutta la vita ha sempre lavorato molto e questo poi lo ha inevitabilmente trasferito nella malattia. Il punto importante da tenere a mente è quello di non bloccare il soggetto ma anzi stimolarlo cercando di mantenere tutte quelle abilità che sono ancora conservate, facciamo un esempio; se una signora nella sua vita ha sempre fatto la casalinga, possimo farle fare (se ancora ricorda come si fa) quelle piccole faccende domestiche come il lavare i piatti oppure spazzare a terra o stendere la biancheria. Se il timore è quello che possa rompere qualcosa procuratevi del materiale infrangibile però se possibile addattate l'ambiente a lei senza però eccedere nelle protezioni. Oppure potete farvi aiutare nella preparazione della frutta o di un piatto semplice, di qualche dolce. Questo è molto importante perchè mette la persona nella condizione di sentirsi utile, di saper fare ancora qualcosa e sopratutto incoraggiatela sempre.

1 commento:

  1. Attenzione, affaccendamento non è solo bisogno di fare qualcosa ma è spesso prolungamento di un'ansia interiore, un senso di disagio e inadeguatezza che non riuscendo ad essere interpretata dalla persona ammalata e trasmessa in modo logico e comprensibile agli altri, si tramuta in azioni fisiche e talvolta non proprio sensate. Tali azioni prendono ispirazione dalla vita quotidiana o dal vissuto professionale o ne imitano le tecniche. Max

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