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lunedì 18 febbraio 2013

Ciao ben tornati, come già è stato detto negli altri post e come ben lo rappresenta questa immagine, la malattia di Alzheimer fondamentalmente uccide le cellule del nostro sistema nervoso. In precedenza abbiamo parlato dell'importanza di stimolare tutte le capacità residue della persona, di sostenerla e non rimproverarla anche se mi rendo perfettamente conto che molte volte è difficile.Un' altro punto importante di cui non abbiamo ancora discusso è  l'igene personale. Tenendo a mente che molte persone affette da demenza nella fase più avanzata tendenzialmente, non ricordano bene a che cosa serve l'acqua e tutti gli interventi sulla persona che vengono fatti con essa possono risultare invasivi, bisogna cercare di fare in modo che essi siano il meno "fastidiosi" possibile. Se le condizioni della persona, le vostre e dell'ambiente in cui vi trovate sono secondo voi adeguate    ( prive di pericoli, dove vi sentite di agire senza tensioni o paure), potete continuare a fare in modo che il vostro caro si lavi il viso e le mani da solo e poi invecie se non è più in grado di farlo,  potete aiutarlo voi con l'igiene intima casomai aiutandovi con la doccia. Se vi sembra che la persona sia a suo agio potete stimolarla a insaponarsi da sola e voi poi potete aiutarla a risciaccuarsi. Siate accorti a preparare tutto il materiale che vi occorre a portata di mano in modo da non lascaire troppo tempo il vostro caro ad aspettare e assicuratevi ovviamente che l'ambiente sia bello caldo. Per quanto riguarda poi la vestizione, stimolatelo sempre a fare da solo, sostenendolo nei punti in cui notate delle difficoltà. Se per caso si tratta di una signora che per tutta la vita ha tenuto molto al suo aspetto fisico, al trucco, ai gioielli, incoraggiatela a continuare, questo la rassicurerà sul "ricordo" di chi era. Come vi ho detto io lavoro in una casa di riposo, da noi per esempio è ospite una signora che in tutta la sua vita ha sempre sofferto il freddo, lei ancora oggi si veste molto, anche se l'ambiente è veramente caldo; noi assecondiamo questo suo volere perchè la fa sentire se stessa. Questo esempio per dire che anche se a volte non siamo d'accordo con quello che fanno queste persone, perchè lo riteniamo un pò strano o sbagliato, proviamo prima a vedere come si sono comportate nel corso della loro vita e ricordiamo sempre che già loro stesse si trovano in una dimensione di "confusione" se così vogliamo chiamarla tra oggi ed ieri , non accressciamo noi tutto questo, solo perchè non riusciamo a comprende certe cose.

lunedì 21 gennaio 2013

Salve a tutti, nell'altro post abbiamo parlato di stimolazione, per quanto riguarla l'alimentazione. Adesso cambiamo settore ma restiamo nella stimolazione. In certe situazioni può essere che la persona affetta da demenza sia come in gergo si usa dire, Affacendata e cioè che esprima la necessità di fare qualcosa anche se apparentemente, sembra per chi la guarda al di fuori, senza senso. Probabilmente sta solo esternando un bisogno che ha dentro ma a cui non riesce a dare un nome oppure è semplicemente stata una persona che per tutta la vita ha sempre lavorato molto e questo poi lo ha inevitabilmente trasferito nella malattia. Il punto importante da tenere a mente è quello di non bloccare il soggetto ma anzi stimolarlo cercando di mantenere tutte quelle abilità che sono ancora conservate, facciamo un esempio; se una signora nella sua vita ha sempre fatto la casalinga, possimo farle fare (se ancora ricorda come si fa) quelle piccole faccende domestiche come il lavare i piatti oppure spazzare a terra o stendere la biancheria. Se il timore è quello che possa rompere qualcosa procuratevi del materiale infrangibile però se possibile addattate l'ambiente a lei senza però eccedere nelle protezioni. Oppure potete farvi aiutare nella preparazione della frutta o di un piatto semplice, di qualche dolce. Questo è molto importante perchè mette la persona nella condizione di sentirsi utile, di saper fare ancora qualcosa e sopratutto incoraggiatela sempre.