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lunedì 21 gennaio 2013

Salve a tutti, nell'altro post abbiamo parlato di stimolazione, per quanto riguarla l'alimentazione. Adesso cambiamo settore ma restiamo nella stimolazione. In certe situazioni può essere che la persona affetta da demenza sia come in gergo si usa dire, Affacendata e cioè che esprima la necessità di fare qualcosa anche se apparentemente, sembra per chi la guarda al di fuori, senza senso. Probabilmente sta solo esternando un bisogno che ha dentro ma a cui non riesce a dare un nome oppure è semplicemente stata una persona che per tutta la vita ha sempre lavorato molto e questo poi lo ha inevitabilmente trasferito nella malattia. Il punto importante da tenere a mente è quello di non bloccare il soggetto ma anzi stimolarlo cercando di mantenere tutte quelle abilità che sono ancora conservate, facciamo un esempio; se una signora nella sua vita ha sempre fatto la casalinga, possimo farle fare (se ancora ricorda come si fa) quelle piccole faccende domestiche come il lavare i piatti oppure spazzare a terra o stendere la biancheria. Se il timore è quello che possa rompere qualcosa procuratevi del materiale infrangibile però se possibile addattate l'ambiente a lei senza però eccedere nelle protezioni. Oppure potete farvi aiutare nella preparazione della frutta o di un piatto semplice, di qualche dolce. Questo è molto importante perchè mette la persona nella condizione di sentirsi utile, di saper fare ancora qualcosa e sopratutto incoraggiatela sempre.

lunedì 17 dicembre 2012

Parliamo anche di alimentazione tra ricordo e stimolazione

Quando si parla di demenza la maggior parte delle persone, per lo meno quelle che non lavorano nel settore pensano ad una persona che comincia piano piano a dimenticare delle piccole cose e che quindi venga intaccata l'area della memoria. Un esempio: qual'è la strada per tornare a casa? , oppure come ho fatto ad arrivare fino a qui?, fino a non riconoscere più i propri cari, il marito o moglie, i figli ma anche se stessi. E' vero, la demenza può iniziare così, ma la demenza non è solo questo. E' molto altro.E' paura, è disorientamento è l'incapacità di fare quello che normalmente si faceva per il semplice fatto che il cervello non è più in grado di fare quei collegamenti che una volta faceva normalmente. Tenendo presente che è una malattia degenerativa e che le cellule che costituiscono il nostro sistema nervoso muoino è comprensibile che anche le competenze acquisite nel corso di tutta una vita e che sono conservate in un'area o in un'altra del cervello spariscono. Non è cosa da poco. La memoria non è l'unica area del cervello che viene danneggiata, anche tutti le altre aree sono interessate, come quella motoria, del linguaggio, delle emozioni, del pensiero. Non è affatto insolito che una persona affetta da demenza, si dimentichi per esempio di come si fa a mangiare. Pensiamo a quel movimento che per noi è diventato uno schema motorio ben impresso nella  memoria : il portare la posata alla bocca. Per la persona affetta da demenza non è così scontato ed una cosa buona che si può fare è sicuramente non sostituirsi alla persona e cioè non imboccarla ed ancora meno non sgridarla se non esegue correttamente il movimento, perchè non lo fa apposta, solo non ricorda come fare, allora potremmo sederci accanto a lei ed aiutarla a iniziare, aiutarla e ripetere i vari passaggi, anche più volte se necessario e rafforzare con parole dolci tutte le cose corrette che fa.

venerdì 23 novembre 2012

Benvenuti nel mio blog !

Ciao sono Irene, sono un'operatrice socio-sanitaria e lavoro in una casa di riposo nel trevigiano. Io mi occupo dell'assistenza di anziani affetti da demenza e non intendo solo la demenza di Alzheimer, che sembra ad oggi essere la più conoscita ma anche di altri tipi di demenza come quella vascolare e tutte le altre definite secondarie come quella senile, o che sono la conseguenza di altre patologie come quella alcoolica o quella legata a disturbi psichiatrici pregressi, ecc. 

Questo spazio, se così vogliamo chiamarlo,è dedicato a tutte quelle persone, di qualsiasi età che hanno vicino una persona, un famigliare o un conoscente che sembra non essere più lo stesso, che comincia a dimenticare. Questo blog non ha nessuna intenzione di fornire definizioni o trattare argomenti in modo strutturato e tecnico, ma intende discutere, scambiare esperienze e strategie che possono dare al nostro caro una possibilità diversa per vivere la vita mantenendo sempre nel limite del possibile una qualità della vita buona e rispettosa. Mi piacerebbe condividere con voi la mia quotidianità di operatore, perchè forse per me che vedo tutti i giorni questa realtà certe dinamiche mi sembrano naturali, ma non lo sono ovviamente per tutti, ricordando che il mio legame con queste persone non è ovviamente di tipo famigliare